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Gestione delle Attrezzature Veterinarie: quando sostituirle?

gestione e sostituzione dell'attrezzatura veterinaria

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Nella professione veterinaria sono sempre più necessarie attrezzature e tecnologia: contaglobuli, ecografi, radiologici, analizzatori biochimici e/o ormonali ecc…

Questi strumenti ci consentono di migliorare il livello diagnostico, facilitare il lavoro, gestire meglio il paziente.

Gli investimenti per poterli acquistare però possono essere importanti.

Visto il costo, la tendenza è quella di tenere questi strumenti più a lungo possibile per sfruttarli fino all’ultimo prima di doverli cambiare, magari perché si rompono e la riparazione costa quasi come comprarne uno nuovo.

Ma sarà la scelta giusta? Per risponderti devo soffermarmi su un altro aspetto fondamentale, cioè le metodiche di acquisto dello strumento.

Acquistare attrezzature: come conviene pagarle?

Esistono diverse opzioni:

  • Bonifico bancario o finanziamento bancario  – si paga tutto subito o con fondi propri o attraverso un finanziamento.
  • Pagamento in contanti – ad oggi non è attuabile per più di 2.000 €.
    L’ulteriore rischio è un controllo dell’agenzia delle entrate e/o guardia di finanza.
  • Leasing – normalmente proposto da chi vende lo strumento tramite banche o finanziarie di loro fiducia.
    Consiglio di chiedere anche alla propria banca perché sovente i tassi di interesse applicati possono variare in modo significativo.
  • Noleggio (renting) – effettuato da società finanziarie specializzate a cui si appoggiano le aziende che vendono.
  • Comodato d’uso – nel quale, a fronte di un consumo prestabilito di prodotti consumabili per poter utilizzare quello strumento (esempio classico i reagenti per gli analizzatori biochimici), abbiamo lo strumento presso la nostra clinica.

Il momento della sostituzione potrà cambiare a seconda della metodica con cui siamo entrati in possesso degli strumenti per la nostra clinica.

sostituzione strumenti veterinari

Contratto di comodato: quando si deve cambiare lo strumento?

Partendo dal contratto in comodato d’uso, normalmente si sostituisce il bene alla scadenza del contratto con un altro contratto per uno strumento migliore o più performante.

Cambio attrezzatura con il renting

Stessa cosa si può dire con il renting, anche se alla scadenza del termine minimo di affitto del bene le rate del noleggio continuano, fino a che non viene restituito il bene alla società che ci noleggia lo strumento.

Acquisto in leasing e sostituzione del bene

Con il leasing, invece alla scadenza del contratto si deve pagare una rata ( da controllare sul contratto l’importo che può andare dall’ammontare di una rata fino al 20% del valore del bene) dopodiché il bene è di nostra proprietà.

Acquisto diretto del bene

Se abbiamo acquistato il bene direttamente (con fondi nostri piuttosto che con finanziamento bancario) sarà necessario valutare l’ammortamento del bene.

 

Risoluzione problemi

Per ammortamento si intende la pratica contabile di spalmare l’importo totale del valore del bene su più anni di esercizio (normalmente individuati come numero di anni di vita utile dello strumento).

Come valutare quando cambiare l'attrezzatura

Ora in base a tutto quanto visto fino ad ora, la regola principale è quella di sostituire il bene :

  • quando terminano i vari contratti (comodato d’uso, renting o leasing) 
  • quando finisce il periodo di ammortamento.

Quindi non quando, terminato ampiamente di pagarla, la macchina non funziona più o è semplicemente diventata troppo vecchia!

Questo perché fin che si ha una scrittura contabile nelle passività (rata dei vari contratti piuttosto che la scrittura contabile della quota di ammortamento) si ha una riduzione dell’imponibile su cui vengono calcolate le tasse.

Nel momento in cui questa “deduzione” non è più in essere, il costo prestazione erogato con quel particolare strumento sale rendendo meno conveniente per i nostri bilanci l’erogazione di quel particolare servizio a parità di prezzo finale.

Ovviamente, durante l’uso pluriennale di quel bene, sarà necessario ottimizzare l’utilizzo per aumentarne il potenziale e massimizzare gli utili.

Un buon gestionale dovrà avere al suo interno una funzione di monitoraggio per l’utilizzo delle varie attrezzature al fine di individuare quelle sottoutilizzate e magari, con operazioni di promozione (vedi piani salute o attività di marketing) riportarle ad un range di rotazione di utilizzo ottimale.

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