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Business Intelligence per i veterinari

BUSINESS INTELLIGENCE COME USARLA

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Ti sembrerà strano abbinare un concetto tanto tecnologico come la BI (Business Intelligence) al mondo della medicina veterinaria, eppure AI (Intelligenza Artificiale) e ML (Machine Learning) hanno pervaso i nostri strumenti di lavoro e comunicazione tanto da permetterci di utilizzarli per migliorare l’andamento economico delle cliniche e il modo in cui ci prendiamo cura dei pazienti.

L’applicazione della BI agli studi epidemiologici in sanità pubblica veterinaria è già una realtà consolidata.

Oggi vediamo come metterla al servizio del management attraverso l’integrazione con un buon software gestionale veterinario.

Che cos’è la Business Intelligence

La Business Intelligence è uno strumento di analisi che aiuta i veterinari a prendere le migliori decisioni strategiche e manageriali.

La maggior parte delle analisi che i comuni gestionali (o PMS – Practice Management System) permettono di fare sono analisi descrittive, ossia report di qualcosa che è già accaduto e che non si può modificare.

Un esempio è l’analisi del fatturato: puoi scoprire a quanto ammonta il fatturato ad oggi, ma se volessi sapere da quali canali proviene o a quanto ammonta il fatturato generato da una determinata prestazione (o famiglia di prestazioni), dovrai generare altri report e poi provare a mettere insieme i pezzi su uno strumento terzo (Excel è il più usato).

La BI crea connessioni e genera nuovi significati, permettendoti di andare oltre la sterile lettura di una serie di numeri.

Cosa puoi fare con la BI

Cosa ne penseresti di uno strumento che, in un’unica schermata, ti permettesse di collegare tutti i dati della tua clinica (fatturato, prestazioni, tipologia di utenti, percorsi di cura), fare analisi veramente dettagliate e darti le risposte che stai cercando?

Uno strumento di Business Intelligence ti permette con estrema facilità di mettere in relazione più informazioni, scoprire significati altrimenti nascosti, individuare nuovi KPI utili a prendere le migliori decisioni per la tua clinica, ad esempio: 

  • se scopro che c’è una maggior incidenza di una determinata patologia (es. la filariosi) tra i miei pazienti, posso promuovere determinati screening, profilassi preventive, etc. 
  • oppure, posso scoprire quale fatturato viene generato da richieste dirette dei pazienti (ad esempio le visite oculistiche per i cani) e quale invece è generato da referral interni (ad esempio gli esami di laboratorio che vengono prescritti a seguito di una visita). Di conseguenza posso decidere quali unità/prestazioni è utile promuovere all’esterno (perché richieste dai pazienti spontaneamente) e quali no (perché indotte da altre prestazioni).
kpi fatturato per percorso del paziente

Vantaggi della BI per i veterinari

Integrare la BI tra gli strumenti a disposizione del management veterinario, ti permette di:

  • Aumentare il fatturato – analizzando cosa fatturi e in quale tipo di unità operativa (esempio chirurgia, degenza, laboratorio di analisi), puoi scoprire le aree carenti, quelle da sviluppare meglio oppure su cui puntare maggiormente.
  • Migliorare le campagne di comunicazione – intrecciando i dati di profilazione dei tuoi clienti e pazienti (es. età e razza per capire se hai tanti cuccioli brachicefali) con il rendimento delle prestazioni (es. nr. di endoscopie o rinoplastiche eseguite), puoi individuare nuove aree di interesse e agire su quelle.
  • Migliorare i servizi offerti – conoscendo come è composta la tua pazientela (età e razza), le patologie più frequenti e la media del fatturato per prestazione, puoi decidere di offrire nuovi servizi (ad esempio comprendere quali tipologie di Piani Salute erogare).
  • Ottimizzare i costi di web marketing – da dove vengono i tuoi utenti?  come si muovono in internet? quali social media usano? dove intercettarli e come stimolarli? 
  • Controllo costi – che siano collegati alle prestazioni erogate, alla gestione dei fornitori o alla gestione dei processi, puoi scoprire dove si concentrano gli sprechi e cosa fare per aumentare il ritorno dell’investimento (ROI).
  • Sviluppare nuove aree e strategie – ad esempio individuare i collaboratori più attivi e che generano maggior business non solo per sé stessi, ma anche per i colleghi e quindi stabilire una strategia per ingaggiare altri veterinari e aumentarne la fedeltà alla clinica.  lo stesso vale per i referenti esterni alla clinica, a cui puoi riconoscere valore per l’attività svolta.

Tutte queste attività possono risultare molto complicate se non si possiede un gestionale veterinario che integra la BI.

Business Intelligence integrata nel software gestionale

Adiuvet è il software gestionale per veterinari che integra la BI in modo estremamente semplice, senza bisogno di reclutare ingegneri informatici e data scientist, o di realizzare una qualche sofisticata struttura IT all’interno della tua clinica.

L’intero gestionale funziona in cloud, liberandoti dalle incombenze legate alla gestione informatica del sistema.

Lo strumento di BI integrato (Qlik) ti permette di creare infinite relazioni tra i dati della tua clinica, nonché di attingere a fonti esterne (ad es. individuando un database dell’anagrafe canina e felina della tua regione, potresti vedere tutti quei dati direttamente nel tuo strumento di analisi). Inoltre, grazie alla loro assistenza, hai possibilità di imparare a utilizzare lo strumento e padroneggiarlo al meglio.

kpi significativi ambito veterinario

Come funziona la BI Adiuvet

Una delle funzioni più interessanti è quella di collegare l’Analisi del fatturato a diverse entità/attributi tramite differenti aree:

  • DASHBOARD – permette di confrontare il fatturato attuale con il fatturato precedente, fatturato vs preventivo, collegarlo a prestazioni e articoli erogati, arrivando a comprendere quale tipo di prestazione genera più fatturato, in base a quale tipo di cliente o di animale.

TIP

se il fatturato è spesso troppo diverso dal preventivo devi controllare come viene presentato il preventivo al cliente da quel collaboratore, oppure se il quel collaboratore inserisce preventivi sempre troppo alti.

  • KPI CLIENTE – analizzare il fatturato generato da pazienti nuovi vs pazienti di ritorno, per tipologia di percorso paziente (ad esempio proveniente dal pronto soccorso, oppure dal medico di medicina generale), per singola anagrafica, etc.
  • BUSINESS SOURCES – da dove arriva il tuo fatturato in termini di referral esterni alla clinica, collaboratori interni (medici prescrittori vs erogatori), la provenienza del cliente, ad esempio se da un’altra clinica, passaparola, dal sito web.
  • REVENUE MIX – comprendere come si compone il fatturato in termini di prestazioni che generano altre prestazioni (cross selling e up selling). Ad esempio, hai mai pensato a come trasformare la cessione del farmaco in un’attività più redditizia?
Risoluzione problemi
Sapevi che un singolo promemoria dentro al gestionale è in grado di aumentarti il fatturato del 3%? Se ricordi ai tuoi collaboratori di prenotare direttamente la visita di controllo, dopo una chirurgia, vedrai che ci sarà un aumento di questa attività.
  • BUSINESS SEGMENTATION – segmentare il tuo fatturato per prestazioni, tipo di anagrafica, tipo di percorso clinico, campagne specifiche.
  • GEOBUSINESS – distribuzione del fatturato per area geografica: puoi sapere da quale zona proviene la maggior parte del tuo fatturato, dove si concentrano il maggior numero di pazienti, il fatturato medio per località, etc.
    Questo può essere utile anche per campagne di marketing che vogliono intercettare i tuoi clienti altospendenti (li hai individuati essere proprio in quella zona…)

L’aspetto più entusiasmante è che tutti questi report non sono separati tra loro: da un qualsiasi punto di ingresso potrai approfondire la tua analisi e creare relazioni fino ad oggi inimmaginabili. 

Quindi potenzialmente puoi avere tutte le risposte di cui hai bisogno in modo estremamente intuitivo.

Di cosa hai bisogno per utilizzare la Business Intelligence nella tua clinica?

  1. Uno strumento di BI facile da integrare. 
  2. Un gestionale che ti permetta di raccogliere dati puliti e di qualità: Adiuvet nasce per questo.
  3. Un team collaborativo e motivato (qui trovi i corsi per veterinari del Metodo Adiuvet, per aiutarti a crescere).
  4. Porti le giuste domande per scoprire come migliorare l’attività della tua clinica. 

Le risposte esistono già, devi solo fare le domande giuste!