Adiuvet

Accedi

Carrello

Cerca
Close this search box.

Controllo di gestione veterinaria attraverso i dati

dati di qualità per il controllo di gestione della clinica veterinaria

Data

Categoria

AUTORE

Dati migliori consentono un miglior controllo di gestione.

Ça va sans dire… sembra un’affermazione ovvia.
Purtroppo però, nella realtà, non sempre si riescono ad avere dati qualitativamente buoni. Scopriamo quali sono e come ottenerli.

 

Dati: cosa significa?

Per prima cosa capiamo quali sono i dati di buona qualità rispetto a quelli di scarsa o pessima qualità.

Per Gartner la scarsa qualità dei dati distrugge il valore del business.

Fonte

Le informazioni sono la base di ogni processo aziendale e la qualità dei dati che vengono raccolti, memorizzati e utilizzati condizionano inevitabilmente il business dell’organizzazione di oggi e domani.

Insomma, la scarsa qualità dei dati distrugge il valore del business perché dai dati si arriva alle informazioni che costituiscono la conoscenza e generano le intuizioni di business che portano ad un vantaggio competitivo e garantiscono la presenza attiva sul mercato.

È paragonabile alle fondamenta di una casa: solo se sono solide possiamo aspettarci di resistere anche ai terremoti.

Facciamo qualche esempio.

  • Date di nascita valorizzate nel 2190
  • sequenze di numeri identici come partite iva
  • indirizzi costituiti dalla sola indicazione della via
  • indirizzi mail errati o mancanti.

Queste sono solo alcune delle anomalie presenti nei database dei gestionali.

Se un indirizzo mail errato può tradursi in un mancato promemoria di un vaccino generando una perdita, conseguenze differenti si avranno quando un dato errato viene utilizzato, ad esempio, nella determinazione dei compensi dei collaboratori o nel monitoraggio dei costi.

Ancor più pericoloso è l’utilizzo nelle decisioni manageriali di report contenenti dati non corretti che possono portare a decisioni strategiche “distorte” con conseguenti impatti sulle prestazioni finanziarie.

Big data e software di business intelligence per veterinari

Come devono essere i dati per essere di qualità?

La DAMA INT. (Data Administration Management Association) nel 2013 ha individuato sei caratteristiche peculiari e imprescindibili che ogni cluster di dati deve possedere.

  • Completezza – la percentuale di dati archiviati rispetto al potenziale del 100%;
  • Unicità – nessuna istanza (cosa) dell’entità verrà registrata più di una volta in base al modo in cui tale cosa viene identificata;
  • Tempestività – il livello a cui i dati rappresentano la realtà nel momento richiesto;
  • Validità – i dati sono validi se sono conformi alla sintassi (formato, tipo, intervallo) della sua definizione;
  • Accuratezza – il livello in cui i dati descrivono correttamente l’oggetto o l’evento “mondo reale” che viene descritto;
  • Consistenza – l’assenza di differenza, quando si confrontano due o più rappresentazioni di una “cosa” con una definizione.

Ma torniamo a fare alcuni esempi.

Oltre agli indirizzi mail per mandare mail per ricordare la scadenza dei vaccini, pensa all’impatto che avremmo se, nei nostri gestionali, non andassimo a immettere informazioni complete sugli animali in cura da noi: piani salute configurati in maniera incompleta o scorretta, analisi e previsioni acquisti totalmente sballati, con conseguenti buchi di magazzino su referenze ad alta rotazione piuttosto che stocks immobilizzati e di difficile vendita.

Più si aumenta la complessità della nostra organizzazione più sarà fondamentale riuscire a produrre dati qualitativamente corretti e di alta qualità.

Come utilizzare i dati?

Qualcuno mi dirà: ok, abbiamo inserito tutti i dati corretti ma adesso che ne abbiamo una montagna cosa ne facciamo o come possiamo utilizzarli al meglio?

Non sei l’unico o unica a fare questa domanda, ma fior di economisti e data analyst se la sono posta negli anni passati.

Questo perché siamo nell’era dei BIG DATA: una quantità enorme di dati dalle origini più disparate ed eterogenee che in qualche modo si intersecano e interagiscono tra di loro.

L’analisi di questi dati, se correttamente eseguita, consente di avere informazioni puntuali e precise per le decisioni manageriali del medio-breve periodo, e consente altresì di poter elaborare degli scenari futuri più accurati e realistici.

Per poter elaborare questi big data, da qualche anno sono stati sviluppati dei software ad hoc conosciuti come software di Business Intelligence.

Questi programmi possono essere un aiuto incredibile nell’analizzare tutti i nostri dati, consentendoci di aver un quadro più preciso possibile della situazione attuale, e aiutarci in maniera puntuale nelle decisioni manageriali che andremo a prendere.

Però ricordati una cosa importante:

Risoluzione problemi

i software di Business Intelligence elaborano dati, li aggregano, li confrontano, li mettono in rapporto tra di loro generando altri dati e/o grafici che ci possono aiutare a comprendere meglio, ma non prendono decisioni al nostro posto.

L’indirizzo strategico e l’implementazione delle strategie aziendali sono un nostro dovere.

E tu? hai mai pensato ai dati che raccogli e inserisci dal tuo gestionale veterinario?
Se hai bisogno di una consulenza  Contattaci da qui.